SpinoPic

scritta da

M.Mercede Ilari

 

 C’era una volta,

al centro della piccola radura, tra gli alberi più alti, un posticino bellissimo, pieno di erba morbida e profumata, e fiori di mille colori.

Era il posto preferito da tutte le farfalle. Purtroppo, però, mentre per tutti i cuccioli era un posto divertentissimo, per SpinoPic era un tormento.

Le sue zampette non riuscivano a tastare bene il terreno e i suoi occhietti non vedevano le varie buche che l’erba  nascondeva e così ogni pochi minuti scivolava, si raggomitolava come gli aveva insegnato la mamma. Ma scivolava e si portava via, o pungeva, fiori, erba, funghetti.. E se cadeva in una buca più profonda… erano guai, neanche la mamma riusciva ad aiutarlo. Bisognava chiamare MammaPapera che con il suo becco duro lo faceva uscire dalla buca e lo rimetteva in piedi. MammaPapera era disperata! I suoi piccoli già gli davano un gran da fare, ci voleva pure SpinoPic!!!

Stanca, decise di rivolgersi alla fata della radura, la Fata Pratolina. Andò a trovarla e le spiegò il problema.

La piccola Fata ci pensò un po’, poi si diresse verso il Ragno. E gli parlò a lungo fitto, fitto.

Il giorno dopo, ai primi raggi del sole, SpinoPic fu chiamato da Fata Pratolina che gli fece indossare un mantello particolare tessuto apposta per lui da MesserRagno.

SpinoPic infilò le sue zampette, il musino e sembrò diventato tutto d’argento!!!

Ora anche gli altri animali potevano toccarlo senza paura di farsi male, perché la veste che aveva tessuto MesserRagno permetteva agli aculei di allargarsi, ma non pungevano perché erano al riparo. E poi FataPratolina gli regalò un ciondolino tondo che suonava, così se si fosse trovato solo e in pericolo, il suono del campanellino avrebbe dato l’allarme. Il problema fu risolto e tutti quella sera festeggiarono la Bontà dei loro Amici.

                Fine                                                                        

    "DESIDERIO"

scritta da Marta Palaia

 

 

C’era una volta in un piccolo bosco, un albero di betulla e sul ramo più alto, un piccolo nido e in questo nido un piccolo uovo, davanti al quale mamma e papà passero erano in trepidante attesa della nascita del loro pulcino.

Il piccolo, che non aveva ancora deciso di uscire fuori,si fece aspettare ore ed ore. La mamma che era ansiosa di vedere il suo piccolo esclamò “Sei proprio un bel pigrone”.

Quand’ ecco che il tanto atteso pulcino pian piano spuntò fuori. E si era proprio carino e i genitori decisero di chiamarlo Desiderio.

Desiderio era nutrito e coccolato dai suoi genitori che non gli facevano mancare nulla.

Quando Desiderio crebbe, la mamma decise che era ora di insegnargli a volare ma il piccolo per quanto si sforzasse non riusciva mai a spiccare il volo. “Non tutti i pulcini sono uguali,qualcuno per imparare a volare ci mette di più” pensò la mamma.

Desiderio che però era di indole curiosa non voleva rinunciare a scoprire il mondo e così girovagava per il bosco perché desideroso di far amicizia con tutti gli animali. Ma si sa il bosco è pieno d’ insidie e questo la mamma lo sapeva bene. Per questo motivo decise di regalargli un sonaglino in modo che se si fosse trovato in pericolo gli bastava agitare la codina così che la mamma sarebbe venuta in suo soccorso.

Fu così per molto tempo.

Un giorno, dopo aver salutato Desiderio, la mamma andò, come al suo solito, a far provviste, quando all’ improvviso si alzò un vento talmente forte che la stessa mamma riusciva a malapena a volare.

La mamma che sentiva ripetutamente suonare il sonaglino, si preoccupò e volò di corsa dal suo piccolo. Cercò e cercò ma di Desiderio non vi era traccia. Quand’ ecco su di un albero, impigliato tra i rami, il sonaglio di Desiderio. Dapprima la mamma si spaventò poi rallegrandosi comprese che suo figlio era finalmente riuscito a far ciò che da tempo aspettavano: spiccare il volo.

Così ogni volta che il vento soffia tra le fronde degli alberi,facendo suonare il sonaglino,la mamma ripensa a Desiderio,il pulcino che fu e il giovane passero che è.

                                                        Fine